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Il Bisciaro

Secondo la tradizione popolare, nel maniero venivano raccolti i bisci, cioè i figli di padri ignoti e di madri conosciute, le quali, a loro volta venivano racchiuse per il disonore in una vicina villa chiamata Racchiusole. Forse esisteva una certa relazione tra Bisciaro, Racchiusole ed il vicino Palazzo dell’Inquisitore, dove si trovava una speciale magistratura.

Altri storici affermano che il castello abbia preso il nome dal luogo particolarmente ricco di bisce. (Pantano – bisce … ndr).

Con il nome di Solbicciaio è riportato nella carta di Ignazio Danti autore delle piante topografiche dello Stato della Chiesa e della città di Perugia pubblicate nel 1580. Intorno alla metà del XVI secolo vi abitavano nove famiglie. Appartenne al contado di Perugia e dipendeva dal quartiere di Porta Sant’Angelo.

Estratto da “Castelli, fortezze e rocche dell’Umbria” di Daniele Amoni Edizioni Quattroemme