La natura è un luogo magico e come la definì Gary Snyders, saggista e ambientalista, definito “il poeta dell’ecologia profonda”, “ la natura non è un luogo da visitare, è casa nostra”. Quindi logica vuole che ne prendessimo cura.
Considerazione che si avverte maggiormente in questo periodo anomalo, dovuto alla pandemia.
I sentieri dei monti sono frequentati da schiere e a volte orde di camminatori spesso alle prime armi, inesperti e con un’attrezzatura inadeguata e con conoscenze ambientali e climatiche limitate. A conferma di ciò sono arrivate segnalazioni del gran lavoro svolto dai soccorritori nelle aree alpine ma non solo. I più hanno frequentato montagne e colline vicino a casa, come ad esempio monte Tezio e zone limitrofe, dove si è assistito ed ancora si vedono, gruppi di persone che ignorando le norme anti assembramento, hanno preso d’assalto i sentieri privi della benchè minima esperienza ed anche in questi sentieri apparentemente facili, si sono avuti diversi casi di infortuni e di chi non ha saputo ritrovare la via del ritorno.
Grande afflusso c’è anche da parte degli amanti della mountain bike che quest’anno sono aumentate con quelle a pedalata assistita (bici elettriche). In sella a queste ultime si sono viste persone ancora prive della necessaria esperienza perché un conto è fare le prime pedalate in sentieri pianeggianti che costeggiano campi, un altro è cimentarsi subito in tortuosi ed a volte infidi sentieri di montagna. Diversi ruzzoloni se ne sono avuti ed a volte è dovuto intervenire il Soccorso Alpino per recuperare chi sfortunatamente è rotolato in scarpate fratturandosi braccia e gambe.
Tutto questo lo scriviamo non per alimentare spiriti polemici e catastrofici ma per riassumere quanto succede e quanto sia importante conoscere l’ambiente naturale, i luoghi che vogliamo frequentare e quanto sia essenziale andarci preparati e consapevoli.
Le escursioni andrebbero fatte a passo corto e lento, specialmente in salita, portando nello zaino una sufficiente quantità d’acqua, abbigliamento che prevede, anche se la stagione è calda, capi per proteggersi dal freddo e dalla pioggia, che può arrivare all’improvviso anche su monti “facili” come monte Tezio. Per questo l’Associazione Culturale Monti del Tezio a suo tempo ha fatto installare una colonnina per l’acqua potabile al cancello d’ingresso al parco e cerca di tenere aperto l’Info Point per le giornate in cui si prevede un grande afflusso di persone per controllare e dare suggerimenti nei percorsi da fare, perché siasmo convinti che camminare in sicurezza lascia spazio al benessere ed al divertimento.